Altricorpi. Guida erotica all'amore queer contro tutti i pregiudizi by Paolo Armelli

Altricorpi. Guida erotica all'amore queer contro tutti i pregiudizi by Paolo Armelli

autore:Paolo Armelli [Armelli, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Blackie


La scala Kinsey ebbe immediata fortuna, incoraggiando numerose persone queer ad affermare il proprio orientamento in modo più diretto e libero da pregiudizi, data la validazione che veniva da una ricerca scientifica così poderosa. Lo stesso studioso, in ogni caso, considerava limitata la sua scala, perché per lui era impossibile catturare in categorie rigide e definite tutte le possibili espressioni della sessualità individuale.

Un altro degli effetti della sua indagine fu dare un’organizzazione logica a un gruppo di persone che per tutto il corso della storia erano state ammantate di mistero, vaghezza e pregiudizio: le persone bisessuali. Kinsey, da purista della zoologia, non amava utilizzare il termine «bisessuale», che per lui indicava quegli esemplari che a livello anatomico manifestano tratti sia maschili sia femminili (oggi la chiamiamo «intersessualità», come spiegato nel capitolo 1). Correntemente, invece, noi oggi definiamo bisessuali proprio coloro i quali si collocano nei gradi della sua scala che vanno da 1 a 5: chi, dunque, non è attratto esclusivamente da persone del sesso opposto né esclusivamente da persone del suo stesso sesso, in un mare di possibilità molto varie.

Le persone bisessuali esistono da sempre. Dai tempi di Kinsey, circa settant’anni fa, abbiamo anche una conferma di tipo scientifico-accademico. Se escludiamo alcune precise categorie di porno, tuttavia, negli ultimi decenni è raro che la bisessualità venga anche solo menzionata pubblicamente. Con le nuove generazioni e un approccio meno monolitico alle identità sessuali questo sta cambiando, ma fino a poco tempo fa, anzi, l’essere bisessuale era causa di scherno. Quest’orientamento è sempre stato visto come una fase di confusione, di passaggio, di indecisione. Rispetto al pensiero dominante e consueto, insomma, presenta una doppia sfida, se non una doppia minaccia: non solo infatti contempla l’idea che una persona non debba per forza essere attratta dal sesso opposto al suo, ma mette in campo anche la possibilità che la scelta di chi amiamo o ci piace non sia necessariamente unica né definitiva. Dunque le persone bisessuali mettono in crisi non solo la cultura dominante eteronormata, con il suo binarismo e la sua eterosessualità obbligatoria, ma spesso confondono anche chi appartiene alla comunità queer, o perlomeno le categorie più monolitiche (gay e lesbiche in primis), che invece nella vita hanno spesso e volentieri fatto scelte univoche. Se una relativa maggior tolleranza è riservata alle donne bisessuali (perché, così come le lesbiche, in fondo accendono il desiderio maschile cis-etero), gli uomini bisessuali se la passano ancora peggio: nel loro caso c’è sempre il dubbio che si dicano bisessuali solo per parare il colpo e non ammettere tout court di essere omosessuali, risparmiandosi un po’ di odio («Quale bisessuale?! Gli piace proprio il cazzo» è un’insinuazione che purtroppo abbiamo verbalizzato tutti, io compreso). C’è chi davvero prima di dichiararsi omosessuale effettua un passaggio per la bisessualità («Ma mi piacciono anche le donne», quasi a rassicurare e fornire delle attenuanti), com’è forse naturale in un percorso di scoperta di sé in un mondo sempre avverso. Questo non significa però che valga per chiunque si dichiari bisessuale:



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.